Diagnostica Cardiovascolare - Prevenzione e Nutrizione - Dott. Saggese e Dott.ssa Rizzi

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fibrillazione

Fibrillazione atriale


Si parla di fibrillazione atriale quando il battito cardiaco diventa irregolare e accelerato. La fibrillazione atriale è il disturbo cronico del ritmo cardiaco più frequente – interessa l'1-2% della popolazione – e le probabilità di sviluppare tale condizione aumentano con l'avanzare dell'età.

Le caratteristiche della fibrillazione atriale variano da individuo a individuo. Alcune persone non manifestano alcun sintomo, spesso per anni, mentre per altre i sintomi cambiano di giorno in giorno, ragione per cui il trattamento congiunto dei sintomi e della fibrillazione atriale si rivela tutt'altro che semplice. Un dispositivo di monitoraggio continuo può fornire al medico un quadro clinico più completo, mettendolo in condizione di attuare un trattamento più mirato.

Definizione


Si definisce fibrillazione atriale un battito cardiaco accelerato (tachiaritmia) che origina nelle camere cardiache superiori, i cosiddetti atri, impedendo loro di funzionare correttamente (disorganizzazione dell'attività atriale). In tali circostanze, gli atri non sono più in grado di espellere tutto il sangue, che rimarrà in parte all'interno delle camere con il rischio di formazione di coaguli.
Cause

Le possibili cause della fibrillazione atriale sono molteplici e includono:

   difetti delle valvole cardiache
   difetti cardiaci congeniti
   enfisema o altre pneumopatie
   esposizione a sostanze stimolanti, quali ad esempio farmaci, caffeina o tabacco, o consumo di alcol
   insufficienza cardiaca
   attacchi di cuore
   ipertensione
   ipertiroidismo o altri squilibri metabolici
   un precedente intervento di cardiochirurgia
   malattia del nodo del seno (quando il pacemaker naturale del cuore smette di funzionare correttamente)
   apnea notturna
   stress dovuto a polmonite, intervento chirurgico o altra malattia
   infezioni virali

La fibrillazione atriale, nella maggior parte dei casi, è la conseguenza di una malattia cardiovascolare, ma può verificarsi anche in soggetti che non soffrono di alcuna cardiopatia. In tal caso, si usa parlare di fibrillazione atriale isolata.

Sintomi


Alcuni individui affetti da fibrillazione atriale non mostrano alcun sintomo e vivono ignari della loro condizione fino a che questa non viene rilevata dal medico durante un esame obiettivo. Coloro che, al contrario, manifestano un quadro sintomatologico possono lamentare:

   palpitazioni, ossia sensazioni di cuore in gola, battito cardiaco irregolare o anomalo o tuffo al cuore
   debolezza
   stordimento
   confusione
   difficoltà respiratorie
   dolore al torace

La fibrillazione atriale può essere:

   Parossistica: quando il battito cardiaco torna spontaneamente alla normalità si parla di fibrillazione atriale parossistica. Questa condizione può essere associata a sintomi transitori, di durata variabile da pochi minuti a ore, ma che si risolvono in maniera spontanea.
   Permanente: in presenza di una fibrillazione atriale permanente, i sintomi perdurano in genere fino a che non vengono trattati.

Fattori di rischio


Alcuni tipi di fibrillazione atriale sono innocui, altri invece possono avere gravi implicazioni. Chiunque sia affetto da una malattia cardiovascolare, inclusi coloro che hanno subito un intervento di cardiochirurgia, è esposto a un rischio di fibrillazione atriale più elevato e le possibilità di sviluppare una fibrillazione atriale aumentano con l'avanzare dell'età. Anche le persone con problemi di salute cronici o con una storia familiare di fibrillazione atriale sono a maggiore rischio. Una fibrillazione atriale può essere infine scatenata anche da una smoderata ingestione di alcolici.
Diagnosi

Diagnosticare una condizione di fibrillazione atriale è importante, perché questo problema cardiaco può contribuire allo sviluppo di un infarto. La diagnosi, tuttavia, può rivelarsi difficile in quanto la fibrillazione atriale è un evento imprevedibile e i sintomi non sono sempre evidenti. Per questo la collaborazione del paziente è importante. Il medico o il team che seguono il caso avranno bisogno di indicazioni dettagliate in merito ai sintomi oltre che dei dati relativi all'attività elettrica cardiaca. Se il medico ha motivo di sospettare che la fibrillazione atriale sia correlata a una condizione cardiaca occorrerà eseguire degli esami diagnostici per raccogliere informazioni sull'attività dell'organo.

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